C’è un pericolo silenzioso in agguato che quasi nessun utente di WhatsApp conosce. Basta un attimo di distrazione e altri possono facilmente curiosare in tutte le tue chat di WhatsApp, senza bisogno di essere hacker. Continua a leggere per scoprire come funziona e cosa puoi fare per proteggerti da questo fenomeno, nonché come aumentare la protezione della tua privacy online con Avira Antivirus Security per Android e Avira Mobile Security per iOS.
Le statistiche sono sbalorditive: il mondo chatta per davvero con WhatsApp. Miliardi di persone in tutto il mondo utilizzano il servizio di messaggistica ogni giorno per condividere qualsiasi cosa, dai dettagli intimi della propria vita personale ai segreti aziendali. E lo fanno senza preoccuparsi, perché WhatsApp offre una crittografia end-to-end sicura, una funzionalità che praticamente esclude la possibilità che gli hacker possano mettere le mani sui dati degli utenti. Tuttavia, nonostante questa protezione, c’è un pericolo silenzioso in agguato che quasi nessun utente di smartphone conosce. Basta un attimo di distrazione e altri possono facilmente curiosare in tutte le tue chat di WhatsApp, senza bisogno di essere hacker. Gli hacker possono farlo in molti modi:
- Curiosare su WhatsApp con un’app spia
- Spiare WhatsApp utilizzando il programma di chat ufficiale per desktop
- Spiare WhatsApp violando il servizio
Veniamo ai dettagli.
1. Curiosare su WhatsApp con un’app spia
È in aumento il numero di app spia commerciali che spuntano online. Una volta installata, qualsiasi persona che voglia conoscere le attività svolte sul tuo smartphone può farlo, compresa la visualizzazione dell’intera cronologia delle chat di WhatsApp. Può anche accedere alle chiamate in entrata, in uscita o perse, al calendario, alle foto, ai dati sulla posizione e a molto altro ancora, il tutto splendidamente presentato e accessibile online. La domanda per questi servizi, noti anche come stalkerware, è sorprendentemente elevata. Molti utenti sono coniugi gelosi o genitori ansiosi e spesso scelgono la popolare app mSpy.
Esistono vari modi per attivare il servizio. Sugli iPhone è particolarmente facile, poiché tutto ciò di cui la spia ha bisogno sono l’ID Apple e la password della vittima. Entrambi sono abbastanza facili da reperire, soprattutto all’interno della cerchia di parenti e amici. Con queste credenziali di accesso, la spia può accedere ai backup di iCloud, che di solito vengono creati quotidianamente tramite il dashboard online del servizio. Le cose sono molto più complicate quando si utilizza mSpy con smartphone Android. Con questi dispositivi, è necessario l’accesso diretto allo smartphone per installare l’applicazione mSpy che trasmette i dati al servizio mSpy. Ma ci sono due problemi: in primo luogo, la spia deve conoscere la password di Google della vittima; in secondo luogo, l’intera operazione funziona solo su dispositivi Android rooted (il che significa che l’utente ha accesso alle funzioni di sistema più avanzate, che possono essere ottenute solo da chi ha una buona competenza tecnica). Inoltre, mSpy ha un prezzo di abbonamento molto alto, 60 euro al mese o almeno 170 euro all’anno. È più economico che assumere un investigatore privato, ma comunque costoso.
Per fortuna ci sono alcuni semplici accorgimenti che puoi adottare per evitare di essere spiato. Tra questi, tenere sotto controllo lo smartphone e non condividere mai il codice di sblocco o le password con altri. Se lo fai, chiunque nella tua cerchia può facilmente tenere d’occhio i tuoi messaggi. Fai attenzione anche a chi presti il tuo smartphone e non lasciarlo mai in giro dove altri possano accedervi.
L’app Avira Antivirus Security per Android ha una funzionalità AppLock per proteggere con il PIN non solo WhatsApp, ma anche altre app e gruppi di app sensibili dai malintenzionati. In questo modo puoi lasciare il tuo smartphone in tutta sicurezza, senza il rischio che qualcuno veda cose che non dovrebbe guardare.
2. Sfruttare WhatsApp Web come strumento di spionaggio
Esiste un altro modo molto più semplice, anch’esso gratuito, per spiare le tue attività su WhatsApp. Basta semplicemente utilizzare WhatsApp Web, a condizione che la vittima designata viva nella stessa casa della spia. Per iniziare l’attività di spionaggio, è sufficiente entrare in possesso dello smartphone della vittima per un periodo di tempo sufficiente: improvvisamente, la frase “mi presti il tuo telefono?” non è più così innocua come sembra. La spia deve quindi utilizzare l’app WhatsApp sullo smartphone della vittima per scattare una foto del codice QR di WhatsApp visualizzato sullo schermo di un computer. Una volta fatto questo, può visualizzare l’intera cronologia delle chat della vittima sul PC e consultarla a suo piacimento. Il flusso di dettagli interessanti prosegue, perché la cronologia delle chat di WhatsApp viene aggiornata ogni volta che lo smartphone della vittima si connette alla rete Wi-Fi di casa.
Per fortuna, è molto facile scoprire se si è spiati. Nell’app mobile di WhatsApp, vai su Impostazioni e dai un’occhiata all’area denominata WhatsApp Web/Desktop. Qui puoi vedere quando il servizio è stato attivo per l’ultima volta. Quindi, se non hai mai connesso WhatsApp al tuo PC, o se vedi voci che non provengono dalla tua attività, non perdere tempo e premi il pulsante Esci da tutti i dispositivi per disconnetterti dalle connessioni sospette.
3. Il metodo di hacking con spoofing dell’indirizzo MAC
Con questo metodo di hacking, la spia di WhatsApp finge di avere lo smartphone della vittima utilizzando un’app speciale per scambiare l’indirizzo MAC del proprio dispositivo con quello della vittima. Sebbene sembri complicato, l’operazione è relativamente semplice se effettuata nell’ambito di una stretta cerchia di familiari o amici. Il primo e più difficile ostacolo è che la spia deve avere accesso allo smartphone della vittima per un tempo sufficiente a scoprire il suo indirizzo MAC che si trova nelle impostazioni del dispositivo. La spia deve quindi semplicemente inserire l’indirizzo MAC catturato nel proprio smartphone utilizzando un’app di spoofing. Ora arriva il secondo ostacolo: una volta installato WhatsApp sul proprio smartphone, la spia dovrà inserire il numero di telefono della vittima e ottenere il codice di verifica richiesto, che verrà inviato via SMS allo smartphone della vittima. Completata la configurazione, può tenere sotto controllo i messaggi WhatsApp della vittima e scrivere messaggi fingendosi la vittima.
Per evitare di cadere vittima di spoofing, segui fondamentalmente gli stessi passaggi delineati per le app spia. Non lasciare mai lo smartphone fuori dalla vista e non comunicare mai il codice di sblocco o le password a nessuno.
Passaggi per evitare di essere spiati
Quindi, ora conosci alcuni metodi piuttosto semplici che consentono di spiare le tue attività su WhatsApp. Per fortuna, ci sono alcuni semplici accorgimenti che puoi adottare per evitare che ciò accada. In primo luogo, non lasciare mai lo smartphone in vista o in giro dove altre persone possono accedervi. In secondo luogo, è buona norma utilizzare un codice di sblocco o una password, da non condividere mai con nessuno. Infine, fai molta attenzione a chi presti lo smartphone.
Con l’app gratuita per smartphone Avira Antivirus Security per Android, puoi proteggere tramite PIN le app o i gruppi di app selezionati e controllare quali app possono accedere a quali funzionalità, dati e informazioni e possono avere autorizzazioni di accesso critiche. Puoi anche bloccare spyware e altro malware. Oltre alla protezione antivirus e alla VPN, l’app offre molte altre funzionalità per garantire una maggiore sicurezza e prestazioni ottimali dello smartphone. L’app Avira Mobile Security per iOS include anche una VPN per una maggiore privacy online e diverse altre pratiche funzionalità.
A proposito, puoi proteggerti da spyware e altri tipi di malware anche sul tuo computer con Avira Free Security.
Punibile con sanzioni significative
Spiare i messaggi di WhatsApp è un atto moralmente sbagliato ed è un comportamento scorretto anche dal punto di vista della legge. Senza il consenso della vittima, è severamente vietato intercettare le comunicazioni di qualcuno. In Germania, ad esempio, “chiunque venga sorpreso rischia di essere punito, come minimo, ai sensi della sezione 202b del codice penale tedesco per intercettazione non autorizzata di dati. Può addirittura rischiare una pena detentiva fino a due anni”, avverte l’avvocato dei media Christian Solmecke. Non a caso gli sviluppatori commercializzano le app spia come app di protezione minori per genitori ansiosi. Dopo tutto, i figli non hanno bisogno di essere informati di essere spiati.