La pandemia e la vita durante il lockdown hanno avuto un impatto sulle priorità di molti di noi. Per esempio, il 71% degli italiani acquisterebbe o ha in programma di acquistare ulteriori strumenti tecnologici per essere meglio preparati in vista di un futuro lockdown. La percentuale si basa sui risultati di uno studio condotto da Avira su un campione rappresentativo di cittadini di quattro paesi (Italia, Francia, Germania e Stati Uniti) per scoprire il loro grado di consapevolezza delle nuove minacce alla sicurezza digitale.
A causa del nuovo coronavirus SARS-CoV-2 e del COVID-19, ossia la malattia da esso provocata, ci siamo visti costretti a cambiare radicalmente il nostro stile di vita, a creare una nuova routine e a condurre una vita professionale fortemente mutata. Il lockdown e l’improvviso cambiamento dell’ambiente lavorativo ci hanno colti alla sprovvista, impreparati o non adeguatamente attrezzati per affrontarlo e molti sono stati costretti a riorganizzare la propria dotazione tecnologica domestica.
Il 43% degli italiani ha dichiarato di aver adeguato la propria dotazione tecnologica domestica dall’inizio della pandemia.
Al fine di migliorare il proprio ambiente di smart working oppure per attrezzarsi per la didattica a distanza o ancora per altre ragioni, il 43% degli italiani ha dichiarato infatti di aver adeguato la propria dotazione tecnologica domestica dall’inizio della pandemia.
Per il 52% degli italiani, l’acquisto di un nuovo computer o dispositivo personale è stato in cima alla lista delle priorità per migliorare la dotazione domestica. Qualche partecipante al sondaggio ha addirittura affermato di aver dovuto acquistare più di un computer per i propri figli, da quando la scuola si era trasferita nelle classi virtuali. Mentre alcuni si sono portati a casa i dispositivi dall’ufficio, altri hanno dovuto acquistare un portatile più potente, effettuare un upgrade del sistema operativo o comprare un sistema di raffreddamento per gestire il gravoso carico di lavoro. E c’è anche chi ha scelto di acquistare un secondo schermo o mobili d’ufficio per poter lavorare meglio da remoto.
Oltre ad acquistare nuovi dispositivi, gli italiani hanno dovuto aggiornare la rete Internet di casa dall’inizio della pandemia.
Il 42% ha ottimizzato perciò il proprio router e il 25% ha cambiato il fornitore di soluzioni wireless o potenziato la connessione a Internet.
Un aspetto interessante rilevato dallo studio è che il 53% degli intervistati che non lavora ha acquistato a sua volta un nuovo computer o dispositivo personale, il 43% ha affermato di aver ottimizzato il router, mentre il 22% ha incrementato la sicurezza digitale del proprio dispositivo o della rete domestica. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che le persone sono state costrette ad adattarsi al nuovo modo di restare in contatto con i cari, visto che il lockdown nazionale e le successive restrizioni hanno cambiato anche il modo di interagire con gli altri.
Il 71% degli italiani acquisterebbe o ha in programma di acquistare ulteriori strumenti tecnologici per essere meglio preparati in vista di un futuro lockdown.
In previsione del futuro, Avira ha chiesto ai partecipanti quali ulteriori strumenti tecnologici acquisterebbero o hanno in programma di acquistare in vista di futuri lockdown o di situazioni di smart working e didattica a distanza. Il 71% degli italiani si è dichiarato disposto ad effettuare un acquisto in tal senso. In cima alla lista delle priorità degli italiani per migliorare la dotazione domestica vi è l’acquisto di un nuovo computer (32%), di un tablet (23%), di una stampante (20%) o di un telefono cellulare (17%).