Data protection rights are now enshrined in California law. See what they are.

Se devi esplorare le profondità della darknet, accedi in modo più sicuro

La darknet: un misterioso mondo online avvolto nella segretezza o i cupi abissi di Internet dove dilaga la criminalità? Sali sul nostro sottomarino a tenuta stagna e unisciti a noi mentre esploriamo le profondità di questa rete, esaminiamo la sua torbida reputazione e ci immergiamo più a fondo per rispondere a tutte le tue domande: Che cos’è di preciso? Come accedervi? Per quali scopi viene utilizzata la darknet e navigare su questi siti è legale? Non importa se decidi che il lato oscuro del Web fa per te o meno, assicurati di disporre di una soluzione affidabile per la sicurezza e la privacy online come Avira Free Security. 

 

Cos’è la darknet? 

Immagina il mondo virtuale come un vasto oceano di informazioni e dati. Ciò che la maggior parte di noi considera come World Wide Web è in realtà solo il Web di “superficie” (noto anche come Web “aperto” o “in chiaro”) ed è letteralmente solo la punta dell’iceberg. Sotto la superficie si trova il “Deep Web” che include, al suo interno, il “Dark Web”, noto anche come “darknet”.  

Qui, nelle profondità di Internet, la darknet e i suoi siti attirano folle di visitatori, compresi quelli che cercano di proteggersi da persecuzioni e gli utenti che accedono a reti e club legittimi per soli soci. L’estremità più profonda dello spettro è quella in cui la darknet si guadagna la temibile reputazione di mercato nero digitale per tutti i beni illegali che si possono immaginare: stupefacenti, armi, virus e malware, sicari a pagamento, veleni, numeri di carte di credito e così via. Continua a leggere per scoprire quello che c’è da sapere in sintesi sulla darknet, compresi gli scopi per cui viene utilizzata e ciò da cui deve guardarsi un visitatore.
 

Come si accede alla darknet? 

La darknet è una parte di Internet volutamente isolata e nascosta. I siti nel Web di superficie sono “indicizzati”, il che consente alle persone di cercare informazioni al loro interno utilizzando normali browser Web e motori di ricerca come Google. I siti della darknet non sono indicizzati e quindi non è possibile accedervi tramite i normali browser. Per concedere l’accesso agli utenti vengono utilizzate in alternativa le informazioni provenienti da singoli account di e-mail o social media, database e documenti. Gli utenti della darknet comunicano tra loro tramite una connessione di rete (di computer) peer-to-peer crittografata o utilizzando una rete sovrapposta come “Tor”, il browser più noto appositamente sviluppato per la darknet. Una volta eseguito l’accesso, gli utenti possono navigare nella darknet utilizzando i motori di ricerca del Dark Web 

Tor, abbreviazione di “The Onion Router” (letteralmente “router a cipolla”), è spesso considerato il miglior browser per darknet. Garantisce il completo anonimato sulla darknet inoltrando il traffico e, come suggerisce il nome stesso, crittografandolo con più livelli (tre bucce di cipolla virtuali per la precisione) mentre passa attraverso la rete. La crittografia di tutti i dati, compresi gli indirizzi IP, garantisce l’invisibilità rispetto ai motori di ricerca e agli occhi delle autorità, evitando così che gli utenti possano essere tracciati. Questa caratteristica lo rende il nascondiglio perfetto per chiunque voglia essere irreperibile, indipendentemente dal motivo.

Gli utenti che desiderano entrare in un sito della darknet tramite un normale browser, devono utilizzare un servizio chiamato “Tor2Web”. I nomi di dominio di questi siti Web terminano con onion.ly e sono quindi facilmente riconoscibili, ma i potenziali utenti dovrebbero pensarci due volte e procedere con estrema cautela poiché questi siti vengono solitamente utilizzati da gruppi di ransomware per reindirizzare le vittime con dispositivi infetti verso le loro richieste di riscatto. 

Qual è la differenza tra Dark Web e Deep Web? 

I termini “Deep Web” e “Dark Web” (o “darknet”) possono sembrare simili e talvolta sono usati in maniera intercambiabile, ma non sono sinonimi. Ripensa a quell’iceberg. Con la diffusione dei servizi online, la maggior parte delle persone ora naviga sullo strato superficiale “in chiaro” o “aperto” di Internet per gestire la vita di tutti i giorni: operazioni bancarie, acquisti, ricerche, streaming e così via. Si tratta di uno strato molto sottile e generalmente si stima che rappresenti appena il 10% di Internet. 

Direttamente sotto il Web di superficie che tutti conosciamo così bene, si trova il restante 90%, ovvero il “Deep Web”, composto da due parti distinte. La parte più consistente contiene pagine Web non indicizzate, e quindi non accessibili dai motori di ricerca, ma che hanno finalità legittime ed è possibile accedervi se si conosce l’indirizzo Internet appropriato. Questa parte può includere contenuti protetti da un paywall o accessibili solo tramite credenziali (ad esempio, reti aziendali, siti intranet di società, cartelle cliniche, database di università o di istituti di ricerca e così via) oppure contenuti di cui i proprietari hanno bloccato l’indicizzazione da parte dei Web crawler. 

In agguato negli abissi più oscuri del Deep Web si trova il “Dark Web”, o “darknet”, che rappresenta circa lo 0,01% del Deep Web. 

Da dove ha origine la darknet? 

Le attività illegali e i loschi affari dietro le quinte non sono certo una novità e già negli anni ‘70, una prima incarnazione di Internet (ARPANET) veniva utilizzata dagli studenti della Stanford University e del Massachusetts Institute of Technology per coordinare la vendita di cannabis. Tuttavia, la darknet come la conosciamo oggi è nata nel settembre 2002, quando il Laboratorio di ricerca navale degli Stati Uniti ha sviluppato una versione rudimentale del browser Tor per mascherare gli indirizzi IP degli utenti e mantenerne l’anonimato per scopi di sicurezza nazionale. Sebbene alcuni criminali esperti di tecnologia ne approfittassero, si trattava ancora essenzialmente di un parco giochi digitale per i cosiddetti fanatici del computer. Tuttavia, l’introduzione del Bitcoin nel 2009 ha contribuito a trasformare il Dark Web in un covo di criminali, favorendo a sua volta lo sviluppo di Silk Road, il primo mercato darknet creato nel 2011.

Cos’è un mercato darknet? 

I mercati darknet sono mercati neri che offrono in vendita beni illeciti, spesso utilizzando criptovalute come modalità di pagamento. Anche se su questi mercati possono essere disponibili alcuni prodotti legali, il loro “pane quotidiano” consiste nella vendita di stupefacenti ed è spesso possibile trovarvi altri articoli proibiti come armi e dati rubati. Come eBay e Amazon, i loro cugini più rispettabili sul Web di superficie, i mercati darknet dispongono di sistemi di recensione degli utenti, ma le analogie finiscono qui. Il vero successo dei mercati darknet è legato alle transazioni anonime, che avvengono tramite criptovalute come il Bitcoin, utilizzando portafogli segreti per proteggere sia il venditore che l’acquirente. Il pagamento viene trattenuto in garanzia dall’operatore del sito per scoraggiare i truffatori (avviso spoiler: in realtà non è così) e l’unico anello scoperto nella catena è l’effettiva spedizione della merce attraverso il sistema postale. 

Il mercato Silk Road fu sfacciatamente pubblicizzato come l’“Amazon della droga” e divenne rapidamente popolare tra i criminali grazie alla possibilità di ospitare attività di riciclaggio di denaro e commercio illegale di droga. Fu chiuso dall’FBI nel giro di due anni e il suo fondatore Ross Ulbricht fu condannato all’ergastolo, ma da allora sono nati molti altri mercati darknet a causa delle enormi potenzialità offerte per il commercio illegale.

Per quali scopi viene utilizzata la darknet? 

Esistono molti motivi per cui le persone possono decidere di entrare nella darknet e non dovresti dare automaticamente per scontato che stiano tramando qualcosa di male. I motivi legittimi includono l’hosting di dati che richiedono un certo livello di sicurezza o privacy e la ricerca di club e social network presenti nella darknet. Hai voglia di unirti a “Blackbook” (il cosiddetto “Facebook di Tor”) o magari cerchi un libro di nicchia o un club di scacchi di livello avanzato? In tal caso, potresti capitare nella darknet anche se non sei un boss della droga.  

E non bisogna dimenticare la missione aziendale di Tor: “Crediamo che tutti debbano essere in grado di esplorare Internet con la massima privacy. Siamo il Progetto Tor, un’organizzazione 501©(3) statunitense senza scopo di lucro. Promuoviamo i diritti umani e difendiamo la privacy online attraverso software libero e reti aperte”. Puoi iniziare a capire meglio questo concetto se tieni conto delle esigenze dei cittadini di zone dilaniate dalla guerra o di paesi in cui la libertà di espressione è limitata.   

Tuttavia, grazie al mantello criptato dell’invisibilità, la darknet attira inevitabilmente alcuni dei lati più oscuri della vita, sebbene le opinioni sulla sua portata siano discordanti. Nel 2019, uno studio dell’Università del Surrey ha rilevato che il numero di inserzioni sul Dark Web che potrebbero danneggiare un’azienda era in aumento, con ben il 60% del totale (escluse quelle per la vendita di stupefacenti) potenzialmente in grado di provocare danni.  

Secondo la società di dati tedesca Statista, il numero di utenti del browser Tor in tutto il mondo ha toccato il picco nel settembre 2023, con un totale di quasi 7,48 milioni. Anche se può sembrare una cifra enorme, si tratta pur sempre di una goccia nell’oceano digitale su un totale stimato di 5,35 miliardi di utenti di Internet in tutto il mondo nel 2024. Ti piacerebbe sapere da dove proviene la maggior parte di utenti Tor? Secondo i dati di Tor, forse ti sorprenderà sapere che oltre la metà proviene dalla Germania.  

Detto questo, cosa fanno gli utenti sulla darknet che non dovrebbero fare? I visitatori meno virtuosi di solito cercano di acquistare o vendere articoli dei seguenti tipi: 

Da qualsiasi punto di vista si guardi, è evidente che la darknet offre opportunità a molte persone, sia cittadini normali che hacker e criminali informatici. Puoi proteggere i tuoi dati da furti, attacchi di phishing o reindirizzamenti del browser con Avira Secure Browser, dotato di funzionalità ad blocker e Pulizia privacy (per aiutare a cancellare la cronologia di navigazione e altri resti digitali), nonché di tecnologia Anti-Fingerprinting e Anti-Tracking. 

 

In che modo i criminali informatici traggono vantaggio dalla darknet?  

Oltre alla vendita di materiale illegale, i crimini informatici offrono grandi opportunità di business sulla darknet e rappresentano una minaccia particolarmente grave per la normale vita di tutti i giorni. Ma cosa si commercia esattamente? Se ti interessa acquistare i dati di qualcun altro, il “Dark Web Price Index” rivela il valore sul mercato nero dei dati trapelati in seguito a una violazione:  

E non è solo questione di plastica, i commercianti della darknet hanno interessi anche sui social media:  

Purtroppo, però, questo non è tutto. Anche il malware è facilmente acquistabile e viene utilizzato dai criminali informatici per accedere a dettagli di account o per attività come il cryptomining. Il prezzo dipende dal paese di destinazione e dalla qualità del malware e può variare da 45 a un massimo di 5.500 dollari. Si tratta di un settore altamente redditizio che probabilmente non è destinato a scomparire presto. 

Come si riconosce un sito Web della darknet? 

Quindi, che aspetto ha un sito Web della darknet? In genere ha un aspetto molto simile a qualsiasi altro sito Web, ma presenta alcune differenze fondamentali. Invece di terminare in .com o .co, come un sito Web di superficie, i siti della darknet terminano in .onion o .onion.ly, oltre a utilizzare nomi con una struttura confusa in modo da generare URL spesso impossibili da trovare o da ricordare. Il popolare sito commerciale Dream Market, ad esempio, ha in realtà “eajwlvm3z2lcca76.onion” come intuitivo URL. Tuttavia, un visitatore potrebbe non avere la possibilità di acquisire familiarità nemmeno con i siti più consolidati. Molti siti della darknet sono creati da truffatori che si spostano continuamente per evitare di essere scoperti e quindi possono spesso scomparire improvvisamente quando i loro proprietari decidono di incassare e fuggire con il denaro depositato in garanzia che trattengono per conto dei clienti. 

La darknet è pericolosa o illegale? 

È lecito affermare che la darknet sembra essere un luogo più sicuro rispetto al Web di superficie se hai bisogno di anonimato perché sei vittima di persecuzioni o stai combattendo per la libertà di parola in un regime autoritario. Ed è chiaro che gli utenti abituali non navigano necessariamente in uno spazio senza legge quando utilizzano Tor per accedere alla darknet. C’è molto da imparare sulla tutela della privacy o sulle criptovalute in questa rete. Le forze dell’ordine la usano per cercare dati rubati in seguito a violazioni della sicurezza e molte organizzazioni dei media tradizionali monitorano i siti di informatori in cerca di notizie. 

Ma attenzione, i curiosi non dovrebbero rilassarsi sul loro metaforico materassino e fare direttamente rotta verso la darknet. I visitatori accedono alla darknet a proprio rischio e pericolo! Nonostante le dimensioni relativamente ridotte, la darknet è tuttora un focolaio di attività criminali e illegali e accedervi o utilizzare i contenuti, gli strumenti o i servizi presenti può essere davvero pericoloso sia per singoli individui che per aziende. Contenuti illegali e inquietanti possono trovarsi ovunque, mentre siti Web infetti sono sempre in agguato per intrappolarti nelle loro reti di malware. Le autorità preposte all’applicazione della legge chiudono regolarmente i siti illegali e rivelano le identità dei visitatori dei siti per cercare di scoraggiare gli altri. La darknet non è di per sé illegale, ma la semplice visita di alcuni dei suoi siti è punibile per legge. In alcuni paesi, un visitatore può addirittura attirare l’attenzione delle autorità per il semplice fatto di aver scaricato Tor. 

Meglio rimanere sul Web di superficie, dove la luce delle norme di navigazione online può ancora risplendere. Ovunque navighi o ti connetti, tieni sempre presente quanto segue: 

Scegli una soluzione online su più fronti  

Ti consigliamo di limitare la navigazione al Web di superficie e di contribuire a proteggere i tuoi dati, la tua identità online e i tuoi dispositivi con una soluzione a più livelli come Avira Free Security, che unisce prestazioni, privacy e protezione online in un’unica app (gratuita). Le funzionalità integrate quali Software Updater, VPN, Password Manager e altre ancora creano una base pratica e affidabile su cui costruire una vita digitale più sicura.  

 

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