Domanda: “Sto pensando di dotare la mia casa di una serratura intelligente, in modo da poterla aprire anche tramite un’app in caso di necessità. Ma ho i miei dubbi sul fatto che una tale serratura sia sufficientemente sicura. Cosa dicono gli esperti?”
Risposta: è vero. Il confronto con una serratura tradizionale porta raramente delle gioie: cercare, armeggiare, infilare, girare ed eventualmente chiudere di nuovo dall’interno. Le serrature intelligenti semplificano tutto questo, possono essere facilmente sbloccate tramite app, chip o telecomando o in modo completamente automatico. Ma i dubbi riguardo alla sicurezza di tali soluzioni sono giustificati.
I produttori hanno fatto i compiti
Di fondo, la sicurezza della serratura della porta continua a dipendere principalmente dal cilindro di chiusura. Infatti la maggior parte delle soluzioni mantiene quello tradizionale. Il fatto che dalla parte interna vi sia una serratura intelligente non è visibile a un ladro. E anche se lo sapesse, avrebbe poche possibilità di violare la serratura. Almeno questa è la conclusione a cui sono giunti gli esperti di AV-Test. In un test hanno esaminato sei serrature intelligenti attuali di diversi fornitori. La conclusione: “Il comfort non deve essere sinonimo di scarsa sicurezza”. La maggior parte dei dispositivi testati in questo gruppo di prodotti si differenzia positivamente in termini di sicurezza da altri dispositivi domestici intelligenti, che spesso presentano evidenti vulnerabilità. Il giudizio assegnato alle smart lock dai tester è tutto sommato positivo. Cinque dei sei sistemi di chiusura testati hanno dimostrato di avere una solida sicurezza di base con una vulnerabilità teorica ottimale. Le smart lock di eQ-3, Noke e Nuki hanno superato il test perfino con il punteggio massimo di tre stelle, offrono un buon livello di sicurezza e quindi esattamente quello che si vorrebbe da un impianto di chiusura intelligente.
Bluetooth praticamente inviolabile
Tutti le smart lock testate sono facilmente azionabili localmente tramite Bluetooth. E la comunicazione tra la serratura e il dispositivo mobile si è dimostrata sicura in tutti i casi osservati. Nella comunicazione Bluetooth, le serrature di solito trasmettono e ricevono nello standard 4.0 (1 milliwatt, a bassa energia), che consente una portata radio massima di circa dieci metri. Gli attacchi alla comunicazione Bluetooth richiedono quindi un’estrema vicinanza alla serratura. Per impostazione predefinita, le smart lock utilizzano una crittografia correttamente implementata, di solito AES con almeno 128 bit. Ciò significa che la trasmissione dei comandi è ben crittografata. Anche Christoph Clasen dell’Ufficio di Polizia Criminale Statale della Renania Settentrionale-Vestfalia ha confermato, rispondendo a una domanda, che nella zona non sono ancora stati registrati attacchi riusciti a serrature di questo genere. Egli sottolinea: “Esiste certamente una possibilità teorica per violare anche i cilindri elettronici. Tuttavia, lo sforzo è molto superiore a quello necessario per un cilindro meccanico.” E se si viene a conoscenza di una vulnerabilità di sicurezza, il produttore può correggerla rapidamente con un aggiornamento. Un dato importante, dopotutto le serrature intelligenti mal protette potrebbero aprire la porta ai ladri.