Di fronte all’aumento della diffusione del nuovo coronavirus, Avira è intervenuta con rapidità, decidendo di far lavorare tutti i dipendenti da casa a partire dai primi di marzo. Quella che avrebbe potuto essere una sfida enorme per un’azienda delle sue dimensioni ha finito per rivelarsi un’impresa piuttosto scorrevole, in quanto i team internazionali di Avira erano già abituati alla tecnologia e agli strumenti necessari per lavorare da remoto. Questo è un insieme di competenze ancora più importante per l’Avira Protection Labs, le cui responsabilità quotidiane consistono nel contrastare gli attacchi alla sicurezza informatica e tenere gli hacker alla larga dalle caselle email e dai conti bancari degli utenti.
Per sapere come il team continua a salvaguardare le attività online delle persone, ci siamo seduti virtualmente al tavolo con Alexander Vukcevic (direttore di Avira Protection Labs), Mihai Grigorescu (Senior Threat Researcher) e Amr Elkhawas (Specialist Threat Researcher).
Ecco cosa ci hanno raccontato sul lavoro da casa.
Voi di Avira Protection Labs eravate già preparati per lavorare da casa?
Alexander Vukcevic: Beh, in quanto team multinazionale con persone dislocate in diversi paesi, l’Avira Protection Labs stava in un certo senso già operando da remoto. Quindi, da un punto di vista tecnico e in termini di cultura aziendale, far lavorare da casa i ricercatori delle minacce non è stato difficile.
Mihai Grigorescu: Certo, siamo già abituati a incontrarci in videoconferenze, a rimanere in contratto via chat e email, e a condividere le documentazioni e aggiornare le attività tramite gli strumenti di collaborazione.
Amr Elkhawas: Oltre a lavorare principalmente su strumenti basati su cloud, eravamo molto ben preparati anche prima della pandemia, con accesso tramite VPN a tutti i nostri sistemi e strumenti di analisi per rispondere a qualsiasi minaccia urgente che potrebbe verificarsi fuori dagli orari non lavorativi.
Come è cambiata la vostra routine quotidiana?
AV: Ciò che è cambiato fin dal primo giorno è stato il coordinamento del team. Adesso, ogni mattina abbiamo una riunione in videochat per passare in rassegna i nostri prossimi compiti. È un buon modo per darsi il buongiorno virtuale e aiuta a ricreare quella sensazione di inizio della giornata in ufficio.
Qual è la sfida più impegnativa del lavoro da casa?
AV: Per la maggior parte di noi, l’aspetto più difficile è quello di non poter avere conversazioni faccia a faccia per analizzare idee, intervenire in una discussione in corso e condividere feedback costruttivi o raccogliere informazioni per sviluppare nuovi concetti. Stiamo facendo fronte a questa situazione con videoconferenze ad hoc e telefonate saltuarie, ma non è esattamente la stessa cosa.
Avete riscontrato un aumento nella quantità di problemi di sicurezza e di truffe online da quando è iniziata la pandemia di coronavirus?
MG: Stiamo assistendo a un incremento nel rischio di attacchi di ogni genere, dai siti web di phishing e specializzati in furti di dati ai ransomware, fino ai malware Android realizzati con grande perizia. In realtà abbiamo a che fare con criminali informatici intelligenti, opportunisti e senza alcuna remora di carattere etico: durante questa pandemia abbiamo perfino assistito a ospedali attaccati da un ransomware, che ha bloccato i computer e ritardato così interventi chirurgici e risultati di test per il coronavirus.
Come siete riusciti a reagire rapidamente alle nuove minacce?
AV: Per quanto riguarda il nostro lavoro, l’operatività è quella di sempre. Lavorare da casa non ha nessun impatto sui tempi di reazione, sulla capacità di collaborazione come team o sull’alta qualità dei nostri risultati. Continuiamo a fare del nostro meglio ogni giorno per proteggere i nostri clienti.
AE: Sono d’accordo, ma ho anche notato che, passando più tempo online come utente normale, sono stato in grado di rilevare attacchi estemporanei e di reagire immediatamente grazie a tutti i nostri sistemi a disposizione da remoto.
Lavorare da casa vi ha avvicinato all’esperienza del cliente riguardo ai problemi di sicurezza informatica? Ha cambiato o ampliato la vostra prospettiva sul lavoro che svolgete e su chi ne usufruisce?
MG: Per quanto mi riguarda, non proprio. Direi che lavorando in questo campo è molto difficile perdere la prospettiva. Tutti abbiamo parenti e amici che sono vulnerabili agli attacchi alla sicurezza informatica, e manteniamo sempre la consapevolezza di quanto sia importante il nostro lavoro. Un singolo rilevamento può fare la differenza, evitando all’utente di ritrovarsi con il conto in banca svuotato. Proteggere i nostri clienti è la nostra massima priorità e una responsabilità enorme.
AE: Mi ha avvicinato moltissimo al punto di vista dei consumatori. Vedere amici e parenti diffondere tramite i social media link di phishing che affermano di avere la cura o il rimedio al virus mi ha sicuramente aperto gli occhi, facendomi capire quante persone hanno bisogno di noi per rimanere protette nel mondo connesso.
Quali consigli potete dare a chi lavora da casa? Qualche suggerimento per rimanere concentrati ed efficienti?
MG: Credo che avere una routine mattutina sia importante, perché aiuta a iniziare la giornata con il piede giusto. L’altro suggerimento che posso dare è di stabilire con chi vive in casa con voi delle regole base sulle vostre esigenze lavorative, come ad esempio se possono entrare nella stanza dove lavorate oppure fissare degli orari in cui non volete essere disturbati.
Con le risorse che la maggior parte di noi ha in casa, come può una persona normale assicurarsi di non compromettere la propria sicurezza informatica?
AV: Il consiglio migliore che posso dare è di utilizzare il nostro software pluripremiato e il bello è che per averlo bastano pochi clic. Affidatevi a noi per proteggere la vostra vita digitale: è la nostra missione e lavoriamo con cura e dedizione per proteggervi.
AE: Alle persone che lavorano da casa consiglierei di prestare sempre molta attenzione prima di fare clic su qualsiasi link e di aumentare le proprie conoscenze sulla sicurezza con risorse online. Inoltre consiglio vivamente di installare un software antivirus, così anche se si abbassa la guardia ci sarà sempre qualcuno a difenderci.
Ascoltate il consiglio degli esperti di Avira Protection Labs e proteggetevi mentre lavorate da casa con Avira Free Security.