Qualcuno può ancora monitorare ciò che facciamo online anche quando usiamo la modalità di navigazione in incognito di Google Chrome? Si, purtroppo. Lo ha spiegato uno sviluppatore impegnato proprio a lavorare sul popolare browser. Sebbene la modalità in incognito impedisca a Chrome di salvare le attività, queste potrebbero comunque essere visibili agli altri. In che modo?
Secondo Darin Fisher: “Quando avvii la scheda di navigazione in incognito, c’è una dichiarazione di non responsabilità dove si rende chiaro alle persone che le operazioni svolte in rete possono essere visualizzate al datore di lavoro, alla scuola e al service provider che fornisce la connessione. Infatti, ogni volta che si accede alla modalità di navigazione in incognito o si apre una nuova scheda in tale modo, sullo schermo viene visualizzato un breve messaggio che spiega brevemente come funziona”.
Questo box afferma che Chrome non salverà la cronologia di navigazione, i cookie e i dati del sito e le informazioni inserite nei moduli. Tuttavia, tali impronte non sarebbero del tutto nascoste a chi gestisce, ad esempio, una flotta di computer, di cui fa parte anche quello in uso. Del resto, di questi giorni non c’è nulla di veramente privato. Il punto della modalità di navigazione in incognito non è quello di nascondere l’identità al resto del mondo, ma di proteggere le interazioni con internet sul dispositivo che si sta usando (e l’account Google da cui si è effettuato l’accesso). Ad esempio, se si permette ad un amico di controllare la posta elettronica o accedere a Facebook dal proprio computer, si può usare la finestra in incognito per far si che le sue informazioni non vengano successivamente salvate e per proteggere le proprie da occhi indiscreti.
Se in incognito Chrome non registra la cronologia e disabilita le estensioni del browser, vuol dire che i servizi di terze parti come Facebook, Google, ecc. che utilizzano i cookie per tracciare i movimenti non seguiranno ciò che avviene nella scheda di navigazione in incognito. Per questi motivi, la modalità è più sicura quando si effettuano transazioni bancarie o si hanno conversazioni che non si desidera vengano registrate sul PC.
Detto ciò, c’è un modo per essere davvero privati su internet? Si, con una VPN. Avira Phantom maschera la posizione fisica e l’indirizzo IP del dispositivo quindi il sito web che si sta visitando non sa veramente chi o dove sei. Con la soluzione, si diventa inattaccabili, non rintracciabili e non censurabile grazie a connessioni Wi-Fi sicure, navigazione anonima e accesso senza limiti ai contenuti web preferiti. Un motivo su tutti per usare Avira Phantom? Impedire agli inserzionisti e agli spioni di tracciare le attività, risultando un utente anonimo che si collega da posizioni sempre diverse e, inoltre, salvaguardare i dati finanziari, le password e i file riservati, che non possono essere né intercettati né letti dagli altri. Avira Phantom VPN nasconde e protegge le identità sia su computer che su smartphone e tablet, per garantire una sicurezza estesa in ogni ambito della vita sociale digitale.