La più recente versione di macOS, chiamata Mojave, la numero 10.14, è stata rilasciata da Apple oltre un mese fa. C’è qualcuno però che non ha ancora aggiornato il proprio Mac all’update, magari poco convinto dal perché abbandonare lidi che oramai conosce e con o quali sa muoversi come a casa propria. In realtà, è sempre un bene installare le ultime varianti degli OS pubblicate dai produttori, non solo Apple, perché queste spesso contengono bug fix e correzioni di errori più o meno gravi, che in assenza di patch potrebbero permettere ad hacker e malintenzionati di violare i computer.
Detto ciò, macOS Mojave aggiunge un nuovo aspetto a cartelle e finestre dei Mac ma anche funzionalità con cui essere più produttivo. Che tu lo abbia già fatto o meno, ecco i principali motivi per effettuare l’upgrade al software 10.14 della Mela.
MacOS Mojave in modalità scura è meglio per gli occhi
La prima novità discussa in occasione della Worldwide Developers Conference 2018 è stata la Modalità Scura, che utilizza colori più cupi per gli elementi dell’interfaccia utente come la barra degli strumenti e i menu. Si tratta di un cambio di design, a scelta, importante, perché quando guardi lo schermo di un computer, stai semplicemente fissando una fonte di luce. Con un’interfaccia utente classica, di solito vengano usate tonalità in cui predomina un bianco brillante, e fissare una luce così, dopo un po’, può causare affaticamento agli occhi. Passare alla Modalità Scura rappresenta un modo migliore per preservare la vista, soprattutto verso sera.
MacOS Mojave ha migliorato le caratteristiche di sicurezza
La sicurezza non è un argomento affascinante per tutti, ma ci sono alcune funzionalità che rendono Mojave un aggiornamento interessante. Mojave ora permette di sapere se le app stanno tentando di accedere al microfono, alla fotocamera e ad altri elementi del computer. Una funzione che può avvisare se un software vuole persino leggere i backup dei dispositivi iTunes, di Time Machine, il database di posta, la cronologia dei messaggi, i dati di Safari e molto altro. Proprio in Safari, macOS Mojave ha migliorato l’Intelligent Tracking Prevention, che blocca i tentativi di tracciamento dai siti web che si visitano. Nel caso si clicchi su un portale che vuole seguire i metadati di browsing, Safari invia una notifica per informare che bisogna consentire una sorta di monitoraggio per continuare. Mojave ha anche più funzioni per la gestione della password, come la possibilità di creare chiavi complesse oppure abilitare la doppia autenticazione, tramite sms temporanei sul cellulare.
MacOS Mojave Quick Look per modifiche veloci
Mojave rende Quick Look più robusto, fornendo semplici strumenti di modifica delle foto, in modo da non dover aprire un’app apposita non solo per il ridimensionamento ma anche altro. Quando si visualizza l’anteprima di una foto (premendo la barra spaziatrice), è possibile fare clic sull’icona Azioni rapide tra l’icona Ruota e il pulsante Apri per accedere a un insieme di strumenti di editing. Oltre a rotazioni e ritagli, si può persino inserire nelle immagini markup e annotazioni, per un risparmio in tempo reale.
Le FaceTime di gruppo
Se le ragioni sopra non sono abbastanza convincenti per aggiornare a Mojave allora basti pensare che presto Apple renderà disponibile una funzione che farà comodo a chi usa FaceTime. Stiamo parlando dell’opzione Group, che permetterà di effettuare videochat con un massimo di 32 persone usando un Mac, un iPhone o un iPad. Un’interoperabilità massima, mai vista altrove.