Sai com’è: hai un account qua, un account là e un account pressoché ovunque. Ma a volte ti chiedi: “Perché ricevo pubblicità da questa azienda? Non le ho mai fornito i miei dati!”
I tuoi dati sono preziosi
L’informazione è una delle risorse più preziose del nostro tempo. Lo stesso vale per i tuoi dati personali e privati. La verità è che Internet permette alle aziende di creare profili dei clienti e di vendere tali dati. Ogni volta che crei un account (gratuito) e che partecipi a concorsi o a sondaggi telefonici sulla tua famiglia fornisci dati preziosi. I tuoi dati vengono utilizzati dalle aziende quantomeno internamente. Ma meglio mettere in chiaro le cose sin dall’inizio: non tutte le aziende vendono i tuoi dati. Ci sono pecore bianche e pecore nere in tutte le famiglie 😉
Non c’è nulla di male se le aziende usano i tuoi dati internamente. Riceverai pubblicità da aziende in linea con le tue esigenze e i tuoi desideri. Potresti trovare queste pubblicità interessanti. In fin dei conti, sei stato tu a fornire i tuoi dati all’azienda e questa ha il permesso di elaborarli fino a che non avrai qualcosa in contrario.
Ma si tratta ovviamente di un’infrazione se l’azienda vende questi dati a tua insaputa.
Anche noi di Avira usiamo i tuoi dati. Li raccogliamo quando acquisti uno dei nostri prodotti, crei un account Avira o tramite altre piattaforme e servizi. Da brave “pecore bianche”, utilizziamo i tuoi dati per realizzare valutazioni statistiche mediante profili utente pseudonimizzati e per ottimizzare i nostri prodotti. Per ulteriori informazioni, consulta la nostra policy sulla privacy.
Quali dati vengono raccolti e per quale motivo?
Il mondo sta diventando sempre più digitalizzato e raccogliere dati è diventato d’obbligo. Questi dati si riferiscono spesso a te in quanto persona reale, il che presenta anche lati positivi. Se hai una richiesta, la società in possesso dei tuoi dati saprà che proviene da una fonte reale e la prenderà in considerazione. Naturalmente ci sono anche risvolti negativi per te in quanto cliente: se è l’azienda ad avere una richiesta (ad esempio in merito a ritardi nei pagamenti), se è in possesso dei tuoi dati potrà contattarti o prendere opportuni provvedimenti.
Chi compra questi dati e che uso ne fa?
I cosiddetti “information broker”, o intermediari di informazioni, trattano i tuoi dati e li vendono alle aziende interessate. E le aziende interessate provengono da ogni settore. In possesso di tali dati, queste sono in grado di realizzare annunci altamente mirati.
Accanto ad altri mercati, queste aziende vengono divise in base all’oggetto della loro attività:
- Reperimento di dati generali: Infochimps, Qlik, DataStreamX, qDatum
- Reperimento di dati orientati all’attività: Azure Marketplace, DMI, Dawex
- Dati finanziari: Quandl, Benzinga, Airex
- API (Application Programming Interface): Mashape, D&B
- Fornitori di elenchi di indirizzi: The Data Exchange
Come puoi vedere, ci sono mercati per diverse esigenze. Ma alla fine quale azienda ha venduto i miei dati?
La pubblicità/lo spam rivela chi ha venduto i dati
Non possiamo dirti nulla sulle pubblicità che hai ricevuto a seguito di registrazioni passate. Ma con il suo ‘life pro tip‘ l’utente mc1nc4 di Reddit ha colpito nel segno fornendoci preziosi spunti per le registrazioni future:
quando esegui qualsiasi iscrizione online, inserisci il nome del sito web come se fosse il tuo secondo nome. Così facendo, quando riceverai email di spam o di pubblicità, saprai chi ha venduto i tuoi dati.
Se non è presente nessun campo per il secondo nome, basta allungare il nome o il cognome. Il nome nella formula di saluto non corrisponde al nome dell’azienda che ti ha inviato la pubblicità? E voilà.
Fare chiarezza sulla provenienza degli annunci non è mai stato così facile.