Molti utenti considerano oggi lo smartphone come lo strumento privilegiato per le comunicazioni digitali, l’intrattenimento e la navigazione in Internet, e questa centralità viene ovviamente ripagata dalla poco piacevole attenzione dei cyber-criminali verso questo piccolo ma potente “mini-computer” che portiamo con noi dovunque andiamo.
La difesa preventiva contro gli attacchi e le infezioni è indispensabile, ma altrettanto importante è capire se il nostro terminale portatile è già stato compromesso e come possiamo agire per riprenderne il controllo. Nella maggior parte dei casi, uno smartphone infetto espone comportamenti anomali che è possibile identificare nell’uso quotidiano.
Segni inequivocabili di un’infezione in corso sono ad esempio la comparsa, in maniera del tutto inaspettata e non richiesta, di messaggi pubblicitari in sovraimpressione durante la navigazione Web o l’uso delle app, oppure nella chiusura improvvisa di app che in precedenza sembravano funzionare senza problemi.
I cyber-criminali più al passo coi tempi hanno presto a sfruttare i potenti processori SoC (System-on-a-Chip) degli smartphone per il mining di criptomoneta, operazione che in genere comporta un uso eccessivo delle risorse hardware con la conseguente, drastica diminuzione della durata della batteria.
Se uno smartphone va più lento rispetto alla norma, oppure risulta pieno di app sconosciute che non abbiamo installato di nostra volontà, è altamente probabile che i criminali abbiano trovato il modo di infettarlo e magari lo stiano usando da remoto per chissà quale operazione malevola.
Dal punto di vista dell’utente finale, uno smartphone infetto è di certo una minaccia molto più grave di una presunta opera di spionaggio cinese come sostenuto tempo addietro dalle autorità statunitensi. Fortunatamente, riprendere il controllo di uno smartphone compromesso è in genere meno difficile che contrastare lo spionaggio internazionale.
Tra gli strumenti utili a rimuovere o prevenire le infezioni sugli smartphone Android c’è Avira Antivirus Security, un’applicazione in grado di funzionare sia da software antimalware tradizionale – con la scansione e il blocco delle app potenzialmente dannose – che da suite di sicurezza con funzionalità avanzate come il blocco completo dello smartphone da remoto, la cancellazione dei dati in caso di furto, il blocco delle chiamate indesiderate e la verifica della sicurezza dell’indirizzo e-mail.
Per iPhone è invece disponibile Avira Mobile Security, app in grado di proteggere gli utenti dei gadget iOS dalle e-mail e dai siti Web fasulli usati a scopo di phishing, dall’uso indiscriminato – e potenzialmente malevolo – della memoria interna dello smartphone e dalla perdita indesiderata dei contatti grazie alla funzionalità di backup integrata.